sabato 30 gennaio 2016
Biagio Marin
Il 24 dicembre scorso cadeva il trentesimo anniversario della morte di Biagio Marin (1891-1985), un grande poeta del nostro Novecento, autore di liriche bellissime.. Marin scriveva nel dialetto dell’isola di Grado (Gorizia), lingua straordinariamente dolce ed espressiva.
*
Vido, camìname a fianco;
se fermaremo in meso ai suli
de le galassie i svuli
se tu sarà un poco stanco.
Ma intanto stemo insieme
col cuor che più no’ teme
e no’ xe più sburìo
del mondo in fogo de Dio.
Sì, duto arde de noltri intorno
e duto brusa e no’ l’ha ritorno:
per un momento se disemo
che semo un sangue e se volemo ben;
pùo duto passa e senpre oltro vien.
(Guido [1], camminami a fianco;
ci fermeremo in mezzo ai soli
tra le galassie in volo,
se tu sarai un poco stanco.
Ma intanto stiamo insieme
con il cuore che più non teme
e non è più spaventato
dal mondo in fiamme di Dio.
Sì, tutto arde intorno a noi
e tutto brucia e non ha ritorno:
per un momento ci diciamo
che siamo un sangue solo e ci vogliamo bene;
poi tutto passa, e sempre altro viene.)
*
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